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Carnevale di Venezia

Il Carnevale di Venezia è uno dei più conosciuti e apprezzati del mondo.
La storia del carnevale di Venezia è molto antica e alcune fonti parlano addirittura dell’anno Mille. Questa festa viene organizzata soprattutto per permettere alla popolazione della Repubblica veneziana un grande momento di divertimento, in particolare per le persone più povere.
Le eleganti maschere utilizzate, celebri in tutto il mondo, servivano a nascondere le differenze sociali, per dare l’idea di una festa dove tutti fossero uguali.

Con la nascita della Commedia dell’Arte vengono organizzate, in questo periodo, molte rappresentazioni nei teatri, quasi per annullare la differenza tra realtà e finzione.

La tradizione prevede che ogni anno un “angelo” voli in cielo dal Campanile di San Marco e vada verso il Doge, il vecchio capo della Repubblica. Con il volo dell’angelo cominciano le celebrazioni del carnevale.

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Comprensione del testo

  1. Qual era uno dei principali scopi del Carnevale di Venezia?
    a) Celebrare la nascita della Repubblica veneziana
    b) Organizzare rappresentazioni teatrali della Commedia dell’Arte
    c) Fornire un momento di divertimento per la popolazione, specialmente per le persone più povere
    d) Nascondere le maschere per evitare differenze sociali
  2. Da quale periodo teatrale prendono ispirazione alcune rappresentazioni durante il Carnevale di Venezia?
    a) Teatro drammatico
    b) Teatro greco antico
    c) Commedia dell’Arte
    d) Teatro Shakespeareano
  3. Cosa simboleggia il volo dell'”angelo” durante le celebrazioni del Carnevale di Venezia?
    a) La nascita di una nuova Repubblica
    b) L’arrivo della primavera
    c) L’inizio delle celebrazioni del carnevale
    d) La fine delle rappresentazioni teatrali

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Derby della Madonnina

Il derby Milan-Inter, noto anche come “derby della Madonnina”, è una delle partite di calcio più attese e seguite nel panorama sportivo italiano. Le due squadre coinvolte sono il Milan e l’Inter, due dei club calcistici più prestigiosi e titolati d’Italia.

Il nome “derby della Madonnina” deriva dalla presenza di una celebre statua della Vergine Maria posta sulla cima della guglia maggiore del Duomo di Milano, chiamata appunto “Madonnina”. Questa statua è un’icona molto importante per la città e rappresenta un simbolo di devozione e appartenenza per i milanesi, oltre a essere associata alla rivalità tra le due squadre cittadine.

Milan e Inter hanno entrambe una storia di successi internazionali e si sono guadagnate un posto di rilievo nel calcio mondiale. Le due squadre hanno vinto numerosi titoli sia a livello nazionale che internazionale, conquistando trofei prestigiosi come la UEFA Champions League e la Coppa Intercontinentale. Questa ricchezza di vittorie ha contribuito a creare una rivalità accesa e appassionante tra i tifosi delle due squadre, alimentando il clima di competizione durante il derby.

Un aspetto peculiare del derby Milan-Inter è la forte identificazione delle squadre con la città di Milano. Entrambe le società hanno radici profonde nella cultura e nella storia della città e sono state da sempre un punto di riferimento per i suoi abitanti. A differenza di molti altri club, che hanno subito una forte internazionalizzazione e spesso hanno sedi o proprietari stranieri, Milan e Inter sono rimaste molto legate alla città che rappresentano. Questo ha contribuito a rafforzare il senso di appartenenza e la passione dei tifosi, che si identificano con le squadre non solo per i risultati sportivi ma anche per il legame affettivo e culturale con Milano.

Inoltre, il derby Milan-Inter è uno degli incontri più seguiti e amati anche a livello globale, poiché entrambe le squadre hanno una vasta base di tifosi in tutto il mondo. La competizione tra le due società va quindi oltre i confini italiani e coinvolge appassionati di calcio provenienti da diverse nazioni.

Comprensione del testo

  1. Quale statua è associata al nome “derby della Madonnina”?
    a) La statua di San Gennaro
    b) La statua della Vergine Maria
    c) La statua di San Pietro
    d) La statua di San Paolo
  2. Quali sono le due squadre coinvolte nel derby Milan-Inter?
    a) Milan e Juventus
    b) Milan e Roma
    c) Milan e Napoli
    d) Milan e Inter
  3. Perché il derby Milan-Inter è considerato una delle partite di calcio più attese e seguite in Italia?
    a) Perché coinvolge le due squadre più giovani del calcio italiano
    b) Perché si gioca al Campo Nord di Milano
    c) Perché entrambe le squadre hanno vinto numerosi titoli internazionali
    d) Perché la partita si gioca in una città diversa ogni anno

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Totocalcio

Il Totocalcio è un popolare gioco d’azzardo, nato nel 1946, con protagonista lo sport più popolare in Italia, il calcio. Obiettivo del gioco è indovinare i risultati delle partite (indicando 1 per la squadra che gioca in casa, X per un pareggio, 2 per la squadra che gioca fuori casa).

Fino agli anni Duemila, il numero di partite da indovinare era di 13: da qui l’espressione “fare tredici”, nel significato di avere un grosso colpo di fortuna. Il gioco è sempre stato molto popolare, sia per la ridotta cifra che era necessario impiegare per compilare una “schedina”, sia perché, accanto a una buona dose di fortuna, bisognava avere una certa abilità e conoscenza del gioco del calcio per fare previsioni verosimili, fatto che accendeva la competizione tra amici. Inoltre il concorso aiutava il Coni (Comitato olimpico italiano) a reperire fondi. Negli anni Novanta, con l’introduzione di nuovi giochi a premio e con la frammentazione delle partite di calcio (di cui ormai solo una parte esigua, spesso marginale, si svolge di domenica), il gioco è stato sempre più soppiantato da altri concorsi.

Comprensione del testo

  1. Quando è nato il Totocalcio?
    a) 1946
    b) 1960
    c) 1980
    d) 2000
  2. Quante partite bisognava indovinare nella versione originale del Totocalcio?
    a) 5
    b) 10
    c) 13
    d) 20
  3. Cosa si indica con “1” nella schedina del Totocalcio?
    a) Pareggio
    b) Vittoria della squadra in casa
    c) Vittoria della squadra fuori casa
    d) Sconfitta della squadra in casa

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Juventus

La Juventus è una delle squadre di calcio più conosciute e popolari d’Italia, con circa 12 milioni di tifosi nel Bel Paese (le stime sui tifosi nel mondo sono molto varie, ma segnalano alcune decine di milioni di sostenitori).

La sua storia comincia nel 1897, quando un gruppo di studenti del liceo classico Massimo d’Azeglio di Torino decide di incontrarsi per giocare a calcio. La scelta del nome latino (“juventus” significa “gioventù”) richiama gli studi classici dei ragazzi. L’attuale maglia bianconera viene scelta nel 1903: prima la Juventus usava la maglia rosa. Il primo titolo di campione d’Italia la Juve (questo è il suo diminutivo) lo ha vinto nel 1905. Nel 1923 la società si lega alla famiglia Agnelli, e di conseguenza alla FIAT. La “Vecchia signora” (soprannome che indica la storia e l’autorevolezza della squadra) ha intrecciato sempre più il suo destino a quello dell’Italia, contribuendo notevolmente alla crescita della Nazionale di calcio e non lasciando mai i propri tifosi troppo a lungo digiuni di vittorie e i periodi di crisi sono sempre durati poco tempo. Non è la squadra italiana più vincente a livello internazionale (lo è il Milan), ma è senza dubbio la prima in Italia.

Oltre alla tragedia dell’Heysel (lo stadio di Bruxelles in cui nel 1986 sono morti numerosi tifosi in seguito al crollo di una parte della struttura), il periodo più difficile la Juventus lo ha vissuto proprio all’inizio degli anni Duemila. Nel 2006 scoppia lo scandalo chiamato “Calciopoli”: la Juventus viene coinvolta in oscure vicende di illeciti sportivi, causate soprattutto da alcuni dirigenti che hanno tradito la fiducia dei propri tifosi. La giustizia sportiva ha così tolto alla squadra i due scudetti appena vinti e l’ha mandata in serie B. Da quel campionato la Juve si è subito ripresa, ritornando in serie A in appena un anno e, con nuovi dirigenti e un rinnovamento della squadra, è tornata alla vittoria nel campionato 2011/2012, ottenendo il suo 28° scudetto (30° secondo i tifosi che non riconoscono la revoca dei due tolti dalla giustizia sportiva).

Tra gli oltre 700 nomi, italiani e stranieri, che hanno legato la propria carriera a quella della Juve, vanno segnalati Giampiero Boniperti, John Charles, Gianpiero Combi, Omar Sivori, Marco Tardelli, Gaetano Scirea, Michel Platini, Dino Zoff, Roberto Baggio, Zinédine Zidane, Alessandro Del Piero. E chissà quanti altri ciascun tifoso juventino vorrebbe aggiungere!

Comprensione del testo

  1. Quando è stata fondata la Juventus?
    a) 1897
    b) 1905
    c) 1923
    d) 2006
  2. Qual è il soprannome della Juventus?
    a) La Signora
    b) La Vecchia Signora
    c) La Squadra Bianconera
    d) La Juve
  3. In quale anno la Juventus è stata coinvolta nello scandalo “Calciopoli”?
    a) 1990
    b) 2006
    c) 2012
    d) 1986

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Franca Viola

Franca Viola è uno dei simboli dei cambiamenti civili dell’Italia del secondo dopoguerra. Franca Viola, infatti, è stata la prima donna a rifiutare il matrimonio riparatore e a contribuire all’emancipazione delle donne.
A 17 anni Franca Viola viene rapita e violentata dal nipote di un mafioso che chiede in seguito alla famiglia di fare un matrimonio riparatore. Il matrimonio riparatore è il matrimonio che si celebra dopo una violenza sessuale. In questo modo, secondo la legge italiana di quegli anni, l’uomo è considerato innocente.
Franca Viola, però, si oppone a questo matrimonio e denuncia il ragazzo alla polizia affrontando il lungo processo e lo scandalo che segue. Il ragazzo viene giudicato colpevole e condannato a 10 anni di carcere. Inoltre dal dibattito nato dalla sua storia si arriva alla cancellazione della legge sul matrimonio riparatore nel 1981. Solo nel 1996, però, l’Italia riconosce lo stupro come crimine contro la persona e non più contro la morale.
Per questo suo gesto coraggioso, Franca Viola è stata ricevuta dal papa Paolo VI, dal presidente della Repubblica Giuseppe Saragat e ha ricevuto l’onorificenza di Grande ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana dal presidente Giorgio Napolitano.
Parlando del suo coraggio, Franca Viola ha detto:

«Non fu un gesto coraggioso. Ho fatto solo quello che mi sentivo di fare, come farebbe oggi una qualsiasi ragazza: ho ascoltato il mio cuore, il resto è venuto da sé».

Comprensione del testo

  1. Chi è Franca Viola?
    a) Una scrittrice italiana famosa
    b) Una donna italiana nota per la sua lotta contro la violenza di genere
    c) Una celebre cantante italiana
    d) Una famosa attrice italiana
  2. Cosa ha fatto Franca Viola per contribuire all’emancipazione delle donne?
    a) Ha denunciato il nipote di un mafioso alla polizia
    b) Ha scritto un libro sulla sua storia
    c) Ha sposato il suo rapitore
    d) Ha lavorato come attivista per i diritti delle donne
  3. Come è stata riconosciuta Franca Viola per il suo gesto coraggioso?
    a) Ha ricevuto un premio Nobel
    b) Ha incontrato il presidente della Repubblica
    c) È diventata una famosa modella
    d) Ha vinto un importante concorso di bellezza

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Amerigo Vespucci

Nato a Firenze nel 1454, Amerigo Vespucci si trasferì prima in Francia e, poi, nel 1490, in Spagna. A Siviglia lavorò nella banca fiorentina dei Bardi e forse conobbe Cristoforo Colombo.

Vespucci, terziario francescano, fu il primo a intuire che il navigatore genovese avesse scoperto un nuovo continente: nei suoi 4 viaggi disegnò mappe e descrisse i luoghi esplorati, avendo così conferma che le terre occidentali non erano l’Asia ma un continente sconosciuto agli europei.

La popolarità dei suoi scritti fu tale (nel 1508 fu nominato dalla Spagna “Piloto Mayor”), che non passarono molti anni perché il nuovo continente fosse chiamato “America” da Martin Waldseemüller, religioso e cartografo, in onore proprio di Vespucci: fu infatti scelto il genere femminile (come nel caso degli altri continenti: Europa, Asia, Africa) del nome latino di Amerigo, Americus.

Comprensione del testo

  1. In quale città nacque Amerigo Vespucci?
    a) Firenze
    b) Genova
    c) Siviglia
    d) Madrid
  2. Quale fu il suo ruolo lavorativo a Siviglia?
    a) Mercante di spezie
    b) Cartografo
    c) Dipendente della banca dei Bardi
    d) Navigatore
  3. Chi nominò Amerigo Vespucci “Piloto Mayor”?
    a) Cristoforo Colombo
    b) Martin Waldseemüller
    c) I Bardi di Firenze
    d) La Spagna

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Shlomo Venezia

Shlomo Venezia, nato a Salonicco nel 1923, appartenente a una famiglia ebraica italiana, ha vissuto una delle esperienze più tragiche e dolorose del XX secolo. Nel 1944, durante l’occupazione tedesca della Grecia, fu arrestato e deportato ad Auschwitz-Birkenau, il notorio campo di concentramento nazista. Qui, la sua vita prese una svolta terribile quando venne assegnato al Sonderkommando, un gruppo di prigionieri ebrei costretti a svolgere lavori forzati all’interno del campo, inclusa la terribile mansione di aiutare le SS tedesche nell’eliminazione di altri prigionieri ebrei.

Le sue memorie, raccolte nel libro “Sonderkommando Auschwitz”, rappresentano un toccante resoconto di quello che dovette affrontare durante la sua prigionia. Testimonia il terrore, la disumanità e l’indescrivibile sofferenza cui fu sottoposto, costretto a partecipare alle operazioni di sterminio delle camere a gas e dei forni crematori. Tuttavia, la sua testimonianza è anche un atto di coraggio, una voce che si è levata contro l’oblio, un grido contro l’ingiustizia e una luce di speranza nel mezzo delle tenebre.

Dopo la liberazione dal campo nel 1945, Shlomo Venezia riuscì a ricostruire la sua vita, ma il ricordo di ciò che aveva vissuto lo accompagnò per sempre. Decise di condividere la sua esperienza con il mondo, affinché nessuno dimenticasse la barbarie perpetrata dai nazisti. La sua testimonianza è stata una preziosa fonte di informazioni per gli storici e ha contribuito a far emergere la verità sulle atrocità commesse durante la Shoah. In questo sito possiamo leggere la sua  testimonianza.

Comprensione del testo

  1. Chi è Shlomo Venezia?
    a) Un famoso scrittore italiano
    b) Un sopravvissuto italiano di Auschwitz
    c) Un generale dell’esercito tedesco
    d) Un politico greco
  2. Cosa rappresentano le memorie di Shlomo Venezia?
    a) Un libro di poesie sulla natura
    b) Un resoconto toccante della sua prigionia ad Auschwitz
    c) Un’opera di fantasia sulla Seconda Guerra Mondiale
    d) Una guida turistica sulla Grecia
  3. Qual è stata la terribile mansione assegnata a Shlomo Venezia ad Auschwitz?
    a) Cuoco del campo di concentramento
    b) Guardia del campo di concentramento
    c) Membro del Sonderkommando, aiutando le SS nell’eliminazione di altri prigionieri ebrei
    d) Medico del campo di concentramento

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Ondina Valla

Ondina Valla sembra un nome inventato da Gabriele D’Annunzio, tanto è efficace nel descrivere un movimento rapido e armonioso, come quello di un’onda. Ma non è così: in realtà il nome era ancora più strano, perché si chiamava Trebisonda Valla, dal nome italiano della città turca di Trabzon, di cui il padre aveva immaginato bellezze e magnificenze pur non essendoci mai stato. Da qui il diminutivo Ondina.

Nata nel 1916 a Bologna, fin dall’età di 13 anni ha cominciato a dimostrare un’eccezionale bravura nello sport, in particolare nella corsa veloce e nei salti, rivaleggiando con un’altra sportiva bolognese, Claudia Testoni.

Il suo è un caso molto particolare, perché, in un’Italia in cui il regime fascista non offriva alle donne un ruolo pubblico visibile, Ondina Valla è riuscita a imporsi come campionessa e a competere per l’Italia, donando gloria e successi anche allo stesso fascismo. Il momento del trionfo per Ondina Valla sono state le Olimpiadi di Berlino del 1936, quelle di Leni Riefenstahl e di Jesse Owens per intenderci, organizzate da un regime nazista in cerca di prestigio internazionale. Ondina ha vinto la corsa degli 80 metri a ostacoli con un tempo di 11 secondi e 7, superando di un soffio la tedesca Anni Steuer. E’ la prima medaglia d’oro femminile nella storia dell’Italia olimpica.

Ondina Valla si è spenta nel 2006.

Comprensione del testo

  1. Quale era il nome completo di Ondina Valla?
    a) Trebisonda Valla
    b) Claudia Testoni Valla
    c) Gabriella D’Annunzio Valla
    d) Anna Steuer Valla
  2. In quale sport Ondina Valla ha dimostrato un’eccezionale bravura fin dall’età di 13 anni?
    a) Nuoto
    b) Corsa veloce e nei salti
    c) Ginnastica ritmica
    d) Tennis
  3. In quale edizione delle Olimpiadi vinse Ondina Valla la medaglia d’oro nella corsa degli 80 metri a ostacoli?
    a) Olimpiadi di Roma 1960
    b) Olimpiadi di Barcellona 1992
    c) Olimpiadi di Berlino 1936
    d) Olimpiadi di Tokyo 2020

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Franca Valeri

Franca Maria Norsa è nata a Milano nel 1920 in una famiglia ebraica. Negli anni ’50, dopo aver maturato una passione per lo scrittore e poeta francese Paul Valéry,  ha scelto di cambiare il suo nome in Franca Valeri.
All’inizio della sua carriera teatrale ha interpretato, con scarso successo, ruoli drammatici, come nella sceneggiatura teatrale “Caterina di Dio”. Successivamente ha messo a frutto le sue doti satiriche e di attrice comica, inventando personaggi ispirati al costume contemporaneo, fatto di frivolezze e ipocrisie, fedeli specchi di un ambiente borghese. Si è fatta conoscere al pubblico italiano in radio con il personaggio della “Signorina snob”, caricatura di una nevrotica signora snob milanese.
Il suo primo film è stato “Luci della città” di Federico Fellini e Alberto Lattuada. Da lì in poi ha interpretato moltissimi film di successo come “Il segno di Venere”, “Parigi o cara” ed “Il Vedovo” con Alberto Sordi.
Dagli anni ’60 ha partecipato anche a numerose trasmissioni televisive come “Studio Uno”, “Sabato sera” e “Giochiamo al varietè”. E’ stata anche regista di melodrammi, segno della sua grande passione per la lirica.
Dagli anni ’90 in poi ha accostato alla sua carriera teatrale anche delle interpretazioni in fiction televisive: “Norma e Felice” con Gino Bramieri e ” Linda, il brigadiere e..” con Nino Manfredi.
Quando ha compiuto i 90 anni le è stata conferita la laurea ad honorem in Lettere, facoltà che non ha potuto frequentare da ragazza a causa delle leggi razziali contro gli ebrei del fascismo, e che non ha frequentato dopo la guerra per seguire la passione del teatro.
E’ morta a Roma il 9 agosto 2020.

Comprensione del testo

  1. In quale città è nata Franca Valeri?
    a) Milano
    b) Roma
    c) Torino
    d) Firenze
  2. Come si chiamava, in realtà, Franca Valeri?
    a) Francesca Nori
    b) Franca Valentina
    c) Franca Maria Norsa
    d) Francesca Valli
  3. Qual è stato il suo primo film?
    a) Il segno di Venere
    b) Il Vedovo
    c) Luci della città
    d) Parigi o cara

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Alfonsina Strada

La storia di Alfonsina Strada è la storia di una donna molto determinata. Alfonsina nasce nel 1891 in una famiglia molto povera, nella campagna dell’Emilia Romagna. Grazie ad un pizzico di fortuna, la famiglia riceve una vecchia bicicletta e Alfonsina, che rimane affascinata da questo mezzo, comincia subito a utilizzarlo e a organizzare alcune gare con gli amici.
Si sposa molto giovane con Luigi Strada e con lui si trasferisce prima a Milano e poi a Torino dove viene presto considerata la migliore ciclista italiana, superando nel 1911 anche il record mondiale di velocità femminile.
Durante la Prima Guerra Mondiale si iscrive al Giro di Lombardia, una corsa in bicicletta dove normalmente partecipano solo uomini, qualificandosi prima di molti altri. Nel 1924, infine, riesce a partecipare alla prestigiosa gara del Giro d’Italia, anche se durante la corsa viene esclusa dalla classifica.
La sua determinazione e la sua passione l’hanno resa celebre e un esempio per tutti quelli che vogliono seguire la propria passione.

Comprensione del testo

  1. In quale regione italiana è nata Alfonsina Strada?
    a) Toscana
    b) Lombardia
    c) Emilia Romagna
    d) Veneto
  2. Quale record mondiale di velocità femminile ha superato Alfonsina Strada nel 1911?
    a) Lancio del disco
    b) Corsa sui 100 metri
    c) Salto in alto
    d) Corsa in bicicletta
  3. Qual è stata la corsa in bicicletta nella quale Alfonsina Strada si è iscritta durante la Prima Guerra Mondiale, solitamente riservata solo agli uomini?
    a) Giro d’Italia
    b) Milano-Sanremo
    c) Giro di Lombardia
    d) Giro d’Abruzzo

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