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Dizionario culturale

Veline

Durante il periodo del fascismo in Italia, il governo centralizzava e controllava rigidamente l’informazione. Una delle principali strategie di controllo mediatico era l’uso delle cosiddette “veline”. Queste non erano altro che sottili fogli di carta velina, una varietà di carta leggerissima, che il governo inviava ai giornali. Questi fogli contenevano due tipi fondamentali di informazioni: da un lato le notizie ufficiali che dovevano essere pubblicate, dall’altro indicazioni precise su ciò che non era consentito pubblicare. Questo era un modo per assicurare che l’informazione fosse gestita in modo tale da allinearsi alla propaganda del regime fascista.

Un esempio storico di come questo sistema funzionava potrebbe essere l’apice dell’espansionismo fascista, durante la seconda guerra italo-etiope (1935-1936). In tale contesto, le “veline” venivano utilizzate per direzionare la narrazione sui successi italiani, minimizzando o evitando del tutto qualsiasi notizia di resistenza etiope o di condanna internazionale.

Nel corso degli anni ’90, un programma televisivo satirico molto popolare in Italia, “Striscia la Notizia”, ha riutilizzato il termine “veline” per riferirsi alle assistenti che portavano le notizie ai giornalisti in onda. Questa era una scelta linguistica ironica, una parodia del controllo governativo dell’informazione durante il periodo fascista, destinata a sottolineare l’importanza della libertà di stampa in un periodo democratico.

Col passare del tempo, tuttavia, il termine “velina” ha assunto un nuovo significato. In particolare, ha iniziato ad indicare le assistenti televisive scelte per la loro bellezza fisica piuttosto che per le loro abilità o competenze professionali. Questo uso del termine ha evidenziato un problema più ampio, ossia la sessualizzazione e l’oggettivazione delle donne nei media.

Comprensione del testo

  1. Durante il periodo del fascismo in Italia, il governo controllava l’informazione anche attraverso:
    a) Giornalisti indipendenti
    b) Veline (fogli di carta velina)
    c) Social media
    d) Giornali stranieri
  2. Cosa contenevano principalmente le “veline” inviate ai giornali dal governo?
    a) Notizie di resistenza etiope
    b) Indicazioni sulle notizie che dovevano essere pubblicate
    c) Critiche alla propaganda fascista
    d) Resoconti imparziali della guerra italo-etiope
  3. Nel contesto del programma televisivo “Striscia la Notizia”, il termine “veline” è stato utilizzato per riferirsi a:
    a) Giornalisti satirici
    b) Assistenti televisive selezionate per la loro bellezza fisica
    c) Notizie di rilievo nazionale
    d) Giornalisti durante il periodo fascista

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