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La Borsa italiana

Inserisci le preposizioni semplici e articolate in questo testo che presenta l’attività della Borsa italiana.

Borsa Italiana nasce privatizzazione mercati di borsa e 1998 si occupa organizzazione, gestione e del funzionamento mercati finanziari.

A partire 1° ottobre 2007 è diventata effettiva l'integrazione Gruppo Borsa Italiana ed il Gruppo London Stock Exchange, che ha dato vita mercato leader in Europa quanto riguarda gli scambi azionari, gli scambi di ETF, di covered warrant e certificates così come di strumenti del reddito fisso.

Obiettivo principale Borsa Italiana è sviluppare i mercati e massimizzarne la liquidità, la trasparenza, la competitività e l’efficienza.

Fra le sue responsabilità, quelle principali sono:

- vigilare corretto svolgimento negoziazioni;
- definire i requisiti e le procedure ammissione e permanenza mercato per le società emittenti;
- definire i requisiti e le procedure ammissione per gli intermediari;
- gestire l'informativa delle società quotate.

Borsa Italiana organizza e gestisce il mercato italiano attraverso intermediari nazionali ed internazionali che operano - Italia o dall'estero - utilizzando un sistema negoziazione completamente elettronico per l'esecuzione degli scambi tempo reale.

princìpi ispiratori, fondamentali sono il carattere imprenditoriale attività di organizzazione e gestione mercati e la separazione delle funzioni di vigilanza (esercitate da Consob e Banca d'Italia) quelle di regolamentazione e gestione mercati (esercitate da Borsa Italiana).

Gestisce il Congress Centre and Services, centro congressi disposizione non solo comunità finanziaria, ma di ogni realtà italiana e internazionale che necessiti una struttura avanguardia per tecnologie e servizi offerti, perfettamente attrezzata organizzazione di eventi, seminari, congressi e iniziative formative.

Tra le sue attività si occupa inoltre erogare servizi di Information Technology ad operatori privati, pubblici, istituzioni finanziarie e società gestione dei mercati.

(da www.borsaitaliana.it)

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Breve storia dei Rom italiani

Inserisci le preposizioni semplici e articolate mancanti.

In Italia arrivarono probabilmente XIV e XV secolo a più riprese seguendo principalmente due direzioni a partire Balcani. Un gruppo arrivò Italia dal nord per via terra e un altro da sud via mare. Del gruppo proveniente dal nord sappiamo con certezza che arrivò Bologna il 18 luglio 1422 poiché l'evento è riportato in un'anonima cronaca bolognese contenuta "Rerum Italicarum Scriptores" pubblicata erudito Ludovico Antonio Muratori nel 1731. Questo gruppo era diretto a Roma visita dal papa Martino V, ma la mancanza documenti non dà modo di confermare se l'incontro sia avvenuto o meno. altro gruppo si sa poco o nulla ma si suppone che arrivò Italia diverso tempo prima per via mare. Secondo alcuni studiosi (Miklosich già nel 1874) i Rom dell'Italia centro-meridionale appartengono questo gruppo proveniente coste albanesi e greche. Questa ipotesi può trovare fondamento per alcuni gruppi Rom del meridione come i calabresi e forse i pugliesi che non presentano loro parlate termini tedeschi (sempre che non li abbiano dimenticati), ma non i Rom abruzzesi i quali hanno nella loro parlata questi termini [...].
I Rom dell'Italia centro-meridionale rappresentano, quindi, uno gruppi di più antico insediamento, se non il più antico. Essi arrivarono quando in Italia, sotto l'influsso dei dominatori stranieri, si stavano formando le grandi Signorie che esigevano l'incremento spirito nazionalistico e l'allontanamento elementi che potevano turbare l'unità del popolo e intaccare la purezza della "razza". Ben presto incanto, curiosità e meraviglia verso questo popolo che lavorava il ferro e il rame, prediceva il futuro, allevava e commerciava cavalli, subentrarono il timore, il disprezzo e il rifiuto da parte società circostante.
Dal 1493 (Ducato di Milano) seguendo l'esempio altri stati europei, cominciarono ad essere emanati editti e bandi contro la Popolazione Romanì, un popolo alla ricerca una patria a cui offrire i prodotti propri mestieri e i servizi delle sue comunità. Anche lo Stato Pontificio emanò editti contro la Popolazione Romanì. Nel 1570 il Papa Pio V, bisognoso rematori per la flotta preparazione della battaglia Lepanto contro i Turchi, attraverso Paolo Giordano Orsini fece rastrellare nell'Agro Romano tutti i Rom abili e li condannò galere. Le donne disperate, si precipitarono piangendo e urlando in città. San Filippo Neri fu commosso e, assieme tre cappuccini, protestò presso il Papa questa condanna cui non si era accertata nessuna colpa. Pio V si adirò fortemente intromissione. La politica fascista verso i Rom Italia fu, tuttavia, piuttosto tollerante specie verso i Rom antico insediamento che avevano cittadinanza italiana e regolare residenza. Ma ancora oggi tutti i gruppi rom vivono in condizioni emarginazione sociale e culturale, vittime stereotipi negativi e politiche assimilatrici.
I Rom tutte le persecuzioni subite durante il loro lungo viaggio verso occidente (dai Persiani, dai Bizantini, dai Turchi Ottomani, dagli Europei) hanno reagito atteggiamenti umili e apparentemente arrendevoli (vedasi la mendicità), ma che realtà celano una fortissima resistenza. È grazie questa intima forza che i Rom, oggi, continuano ad esistere.

(adattato da www.associazionethemromano.it)

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Trasformare nomi e aggettivi

Trasforma il nome in aggettivo e l’aggettivo in nome, come negli esempi.
Es.: Ferro solido – solidità ferrea; oratore violento – violenza oratoria.

1. Diavolo astuto -
2. Angelo pietoso -
3. Famiglia felice -
4. Archeologo sapiente -
5. Scienza applicata -
6. Operaio emigrante -
7. Leone coraggioso -
8. Padre felice -
9. Persona originale -
10. Prodotto industriale -
11. Oceano profondo -
12. Strada pulita -
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Trasformare nomi e aggettivi

Trasforma il nome in aggettivo e l’aggettivo in nome, come negli esempi.
Es.: Ferro solido – solidità ferrea; oratore violento – violenza oratoria.

1. Alimento semplice -
2. Artista rivale -
3. Terra sferica -
4. Luce solare -
5. Luna chiara -
6. Strumento musicale -
7. Madre devota -
8. Afa estiva -
9. Uomo debole -
10. Terra umida -
11. Delitto atroce -
12. Eroe generoso -
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Superlativi idiomatici

Completa i superlativi idiomatici di queste frasi:

1 ) Sta arrivando Sofia! E' bella !
2 ) Senza luce per le scale è buio .
3 ) Avrei voluto mangiare un po' di più ma quel ristorante è caro .
4 ) Elisabetta ha acceso i termosifoni perché faceva un freddo .
5 ) Ti piace la mia nuova auto? E' nuova !
6 ) Dobbiamo chiedere l'aiuto economico di Fabio, lui è ricco .
7 ) Anche se c'era ghiaccio sulla strada è arrivato a casa sano e .
8 ) Alessandra non vuole più mangiare, è proprio innamorata !
9 ) Sara ha detto di andare ma Giuseppe rimaneva fermo .
10 ) La scorsa notte Leonardo è tornato a casa ubriaco .
11 ) Smettila di cantare! Sei stonato come una !
12 ) Maria, è da tanto che non ti vedo! Io, come vedi, sono ancora vivo e !
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Superlativi idiomatici

Completa i superlativi idiomatici di queste frasi:

1 ) Ho lavorato tutto il giono, sono stanco .
2 ) Giorgio non ha niente, è povero !
3 ) Non puoi pensar male di Gianluca, è buono come !
4 ) Puoi farmi tutte le domande che vuoi ma io resto muto come .
5 ) Luca, hai fritto? La padella è tutta unta e !
6 ) Non ho mai visto un ragazzo più bello di Tommaso: è bello come !
7 ) A te piace Francesco? Ma se è brutto come !
8 ) Da quanto tempo hai questo cellulare? Sembra nuovo .
9 ) Irene non frequenta più Giovanna, dice che è pazza .
10 ) Non mi fiderei di Piero, è furbo come .
11 ) Ce la farai, sei forte come !
12 ) Aldo e Maria stanno bene insieme e lui è proprio innamorato !
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Diversi tempi verbali

Coniuga i verbi tra parentesi nei tempi verbali che ritieni più adatti.

1) Quando tu e tuo marito (andare) al mare l'estate scorsa, (trovare) bel tempo?
2) Stasera, quanto tu (tornare) a casa, io (rientrare) già da tempo.
3) Marcello disse a Claudio che quel giorno non (sentirsi) bene perché il giorno prima (fare) bisboccia con i suoi amici.
4) Anche se sua madre lo (educare) bene, Piero non (sapere) mai dimostrarlo e si comportò sempre in modo sgradevole.
5) Adesso io (sapere) bene che (essere) ancora innamorato di te.

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Il contesto

Coniuga i verbi tra parentesi, scegliendo tra indicativo passato remoto, imperfetto e trapassato prossimo, condizionale composto, congiuntivo trapassato. Il brano è l’inizio del romanzo di Leonardo Sciascia, Il contesto.

Il Procuratore Verga (essere) impegnato nel processo Reis, che (durare) da circa un mese e (trascinarsi) almeno per altri due, quando in una dolcissima sera di maggio, dopo le dieci e non oltre la mezzanotte secondo testimonianze e necroscopia, lo (ammazzare) . Le testimonianze, in verità, non (coincidere) strettamente coi risultati della necroscopia: il medico legale (tirare) verso la mezzanotte il momento del decesso, mentre gli amici coi quali il procuratore, uomo di rigide abitudini, (usare) intrattenersi ogni sera, e coi quali si era anche quella sera intrattenuto, (affermare) che alle dieci, minuto più minuto meno, li (lasciare) . E poiché non (impiegare) , a piedi, più di dieci minuti per arrivare a casa, (restare) il vuoto di almeno un'ora, e da scoprire dove e come il procuratore (passare) quell'ora.

(da Leonardo Sciascia, Il contesto, Adelphi, 2006, p. 11)

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La Contestazione

Coniuga i verbi tra parentesi scegliendo tra indicativo imperfetto, passato remoto, trapassato prossimo, congiuntivo imperfetto, infinito semplice, participio passato, in forma attiva o passiva.

La seconda metà degli anni Sessanta (caratterizzare) da profondi mutamenti nella vita politica italiana: ormai in crisi il centro-sinistra e dimostratesi illusorie le speranze che questa novità politica (potere) incidere a fondo nella società e nell'economia, (prendere) corpo, soprattutto a cominciare dall'autunno 1967, un nuovo protagonismo di base che (porsi) come obiettivo un radicale cambiamento della società. Tale movimento non (eguagliare) per dirompenza e forza rivoluzionaria quello francese, ma per alcuni aspetti lo (anticipare) e gli (sopravvivere) più a lungo; soprattutto, nel nostro paese il fenomeno della contestazione (caratterizzarsi) non solo come momento di critica nei confronti del sistema capitalistico e consumistico che (rafforzarsi) e diffuso dagli anni Cinquanta in poi, ma anche come contrapposizione alle culture imperanti nella società italiana: quella marxista, (incarnare) dal PCI e (criticare) per la sua subordinazione al modello sovietico e per la sua scarsa radicalità politica, e quella cattolica, rea di non (compiere) una definitiva scelta a favore dei più poveri.

(da G. Vecchio - D. Saresella - P. Trionfini, Storia dell'Italia contemporanea. Dalla II guerra mondiale al Duemila, Monduzzi, 2002, p. 382)

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Museo della mente

Coniuga i verbi al tempo verbale che ritieni più opportuno, scegliendo tra indicativo presente e passato prossimo, infinito e participio, in forma attiva e passiva.

Il Museo Laboratorio della Mente, (inaugurare) nel 2000, (ripercorrere) la storia dell’Ospedale Santa Maria della Pietà, dalla sua fondazione in qualità di “Hospitale de’poveri forestieri et pazzi dell’Alma Città di Roma” alla definitiva chiusura nel 1999, cinque secoli dopo, come ospedale psichiatrico.
Un itinerario immersivo narrativo attraverso le memorie del manicomio, per una lettura dell’alterità, delle sue forme e dei suoi linguaggi, per (combattere) lo stigma e (promuovere) la salute mentale.
L’originale percorso di visita ((coadiuvare) dall’Archivio storico-audivisivo e dalla Biblioteca Cencelli del Santa Maria della Pietà) (articolare) come cartografia storica delle prassi istituzionali e delle pratiche anti-istituzionali, come un doppio e continuo processo dialettico di decostruzione della geografia delle costrizioni spaziali, fisiche, psicologiche, sociali e di ricostruzione della soggettività: un’esperienza soggettiva che (generarsi) nell’attraversamento degli spazi manicomiali e nell’apparire inatteso delle storie (rievocare) .

(da www.museodellamente.it)

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